SEZIONE INTERVENTI IN PLENARIA 2015
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Interventi del 13 novembre 2015
Intervento di Dario Ianes
‘LA SCUOLA INCLUSIVA: DIFFERENZE, EQUITA’ E COMPETENZE’ – La scuola inclusiva è fondata su differenze ed equità, ma richiede qualità, competenze, efficacia, uscendo dagli schemi secondo un pensiero laterale
Decreto Delegato da Legge 107
- Separazione strutturale tra insegnante di sostegno e insegnante curricolare (formazione e ruolo specifici, separazione di carriere)
- La competenza deve essere di TUTTI non di pochi con un adeguato supporto tecnico
- Valido il discorso delle cattedre MISTE
- Andare oltre gli schemi, in maniera competente ed efficace
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Intervento di Alberto Pella (Università di Milano)
‘PRECOCI ECCITATI E DISORIENTATI ‘- Affrontare con coraggio l’educazione sessuale perché non diventi tabù
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Intervento di Zygmunt Bauman (il sociologo più famoso al mondo)
‘EDUCAZIONE AL TEMPO DELLE MIGRAZIONI’ – La globalizzazione, internet e il ‘brevetermismo’
- Classi multietniche
- Pericolo di ‘schedatura’; stranieri considerati messaggeri di cattive notizie
- Internet e le innovazioni dei Social Media: vantaggi ma anche molti svantaggi (c’è sempre meno pazienza e poca attenzione sfociando nel ‘BREVETERMISMO’; cambiamento di personalità e comportamento)
- Internet si sta rivelando sempre più pericoloso
- ‘SE VUOI COLTIVARE PER 100 ANNI COLTIVA LE PERSONE’
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Interpretazione di Elena Pistillo (nei panni di Maria Mentossori)
- Il materiale è un mezzo
- Ambiente su misura
- ‘Aiutami a fare da solo’
- No alla sottomissione
- La ‘Casa dei Bambini’
- Tre gli elementi essenziali (maestro ‘nascosto’ che interviene se serve; ambiente su misura; materiale scientifico; ritmo del bambino)
- Lezione collettiva
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Intervento di Fabio Celi (Università di Parma e ASL Massa Carrara)
L’APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE BEN TEMPERATO NELLA GESTIONE DELLA CLASSE
- Uso dei rinforzatori e la tokem economy
- I rinforzatori sono infiniti
- Principio attivo: il condizionamento operante
Seguono esempi di esperienze di rinforzo (slide)
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Intervento di Stefano Vicari (Primario UOC Neuropsichiatria Infantile, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma)
‘IL BAMBINO E L’ADOLESCENTE CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO’
- Disturbi del comportamento: spesso si arriva ad intervenire quando il problema di malattia mentale e ADHD si sono cronicizzati
- Comorbilità con: ADHD, disturbi dell’umore, DSA
- Sintomi correlati: umore labile, scarsa tolleranza alle frustrazioni, frequenti litigi e atteggiamenti provocatori
- Disturbo della condotta dopo 9 anni; a volte alle spalle un ADHD non riconosciuto, non rintracciato
- Fattori concorrenti: intrafamiliari (genetici) e ambientali (svantaggio, esposizione a modelli aggressivi)
- Unico aspetto importante: una buona famiglia e una buona scuola
INTERVENTO
- Trattamento più efficace: il PARENT TRAINING
- Importante è anche l’intervento PSICOEDUCATIVO, ‘ricostruendo’ intorno al ragazzo
- Il FARMACO: solo nella fase acuta
BUONA PRATICA: l’esperienza di una compagnia teatrale presso Ospedale Bambin Gesù di Roma con ragazzi speciali (psicotici, schizofrenici, tentato omicidio)
- Obiettivo dell’esperienza teatrale: entrare nei panni dell’altro
- Risultato: si riducono gli episodi di comportamenti inadeguati e di terapie del bisogno
ALTRA BUONA PRATICA: esperienze sportive (BOX e SCHERMA)
- Scherma con ragazzi autistici
- Box con adolescenti con disturbi di comportamento
- Obiettivo: partire dallo scontro per arrivare all’incontro
CONCLUSIONI
- È importantissimo il riconoscimento precoce
- L’investimento su scuola e famiglia
- Ricostruire un tessuto di RELAZIONI (tutto passa dalle relazioni)
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Intervento di Daniela Lucangeli
‘I CORTOCIRCUITI DELLE EMOZIONI’
- Il nostro cervello è ‘depositato’ nel nostro corpo, si ramifica nel sistema nervoso periferico
- Abbracciarsi ci fa bene dentro
- Noi siamo pane e sangue
- Le emozioni sono il CIRCUITO ENERGETICO dell’apprendimento
- Piacere e orgoglio predicono il successo dell’apprendimento
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Interventi del 14 novembre 2015
Intervento di Giacomo Cutrera
‘DISLESSIA. CONOSCERE E VIVERLA’
- Per un dislessico: il TEMPO ha un valore determinante per svolgere in maniera ottimale una prova o delle attività
- La PROVA DI VERIFICA per un dislessico: una soluzione potrebbe essere dividerla in due parti e gestirla in due giornate diverse (l’esperienza fatta da Giacomo in un esame universitario)
- Social Network pensato per la dislessia: TRAIB
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Intervento di Cesare Cornoldi
‘BES: DAL RICONOSCIMENTO DEI BISOGNI ALL’INDIVIDUAZIONE DEI PROFILE PSICOLOGICI SOTTOSTANTI’
- Analisi di tre casi: ritardo del linguaggio, down e alunno con sostegno (ma senza profilo e diagnosi, con un livello intellettivo al di sopra della norma)
- È molto importante riconoscere i limiti di un ragazzo e creare dei profili (da parte degli insegnanti) sulla base di indicatori che guideranno poi l’ipotesi diagnostica dei clinici
- Seguono esempi di prove che fanno i clinici (prova di ragionamento non verbale, prova di intelligenza verbale, prova di memoria): prove che aiutano a capire quanto e come apprende un alunno di fronte ad apprendimenti strumentali (ricordo di sillabe, ricordo di tabelline … )
CONCLUSIONI: solo una buona comprensione di caratteristiche e di risorse di un ragazzo permette di aiutarlo in maniera OTTIMALE
Cosa fare di fronte a due alunni con bisogni speciali differenti?
- Dal profilo all’intervento secondo quanto prescrive la normativa su BES e DSA
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Intervento di Giovanni Lamia ‘personificando’ la filosofia di Burrhus Skinner
- I rinforzi fanno sbocciare
- Stimoli pertinenti
- Insegnare repertori di comportamento verbale e non verbale
- Stimolare la motivazione
- Sorriso carezza apprezzamento per i migliori risultati
- Rinforzo intrinseco nell’attività stessa
- Insegnamento efficace si deve basare sul rinforzo positivo
- Evitare la punizione
- Nessuno insegna agli insegnanti e compiono errori
- Evasioni fallimenti e effetti indesiderati, sono le conseguenze
- Step by step
- Lo studente si deve automotivarsi
- Rinforzi intermittenti
- Non aver paura delle parole ‘efficaci’, usatele!
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Intervento di Gianluca Daffi
‘BAMBINI OPPOSITORI E MOLTO PROVOCATORI’
- Che cosa li rendono così insopportabili?
- Non riescono a trattenersi
- Apparentemente non sanno essere empatici
- ‘Nessuno mi vuole, loro mi odiano e io odio loro’
- Il rifiuto dei compagni
- Non è vero che sono impermeabili
- Un comportamento è un essere e un credere di essere
- Gestendo un bambino oppositivo: guardiamo ciò che non va, lo correggiamo e se non va lo puniamo, e il bambino continua ad essere oppositivo … dunque è lui che deve cambiare.. no
- Poiché il suo comportamento è inadeguato sono io insegnante che devo cambiare, non perché sono la causa di ciò che accade ma perché posso essere la causa di qualcosa di positivo che può accadere
Cosa fare?
- Cerchiamo comportamenti adeguati
- Darsi delle priorità, tollerare che è in crescita e che cambia un po alla volta
- Gratificare i comportamenti positivi
- Premiare per non essere stati oppositivi
- La scuola non è la vita
- La scuola è un contesto di apprendimento nel quale gradualmente ci si prepara per la vita
- Il segreto nella gestione di questi bambini: sono tanti gli strumenti e le metodologie, considerando tante variabili tra le quali com’è chi si ha davanti
- Ma … ‘voglio raccontarvi una storia’ (slide seguente)
- In realtà non dobbiamo lavorare per cambiare dei bambini oppositivi … fondamentalmente ‘Dobbiamo attraverso le nostre azioni fungere da modelli di uomini adulti domani’
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Intervento di Vito Mancuso
‘L’EDUCAZIONE LOGOS + CAOS’
- LOGOS: la forza che ordina e genera sistema
- Non c’è niente che non sia il risultato di un sistema, fatto di interconnessioni (l’aria, l’atomo, esseri umani, uno stato, una città … )
- Logos significa parola, discorso, relazione, capacità di introdurre una forza che unisce, che crea armonia
- Noi siamo Logos
- CAOS: energia informe
- Logos e caos: dinamiche entro cui l’universo si muove, di cui non ci si può fare a meno
- Noi siamo entrambe
- Si deve pensare come sistema APERTO, abitata da logos e caos, e non chiuso, prigione della mente, che sa tutto e che non va oltre le proprie idee
- Bisogna ordinare senza venir meno la spinta caotica
- Qual e l’obiettivo dell’educazione?
- Bene bellezza giustizia a cui l’istruzione deve mirare
- Noi siamo energia e informazione come la torta è ingredienti e ricetta
- Idea luce e idea madre
- L’educazione deve credere nell’UMANITAS
- Dunque è importante … Ospitare la legge dell’espansione, che sa trasgredire, che sa dire NO (CAOS) e la legge dell’aggregazione, del sistema (LOGOS)
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Intervento di Roberta Caldin
‘IL MONITORAGGIO DELL’APPLICAZIONE DELLA CONVENZIONE DELL’ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ’
- Vi è una carenza di culture nelle politiche educative e formative
- Legge n. 18 del 3 marzo 2009: necessità del MONITORAGGIO delle azioni che facciamo da cui ricavare RACCOMANDAZIONI
- Convenzione ONU: definizione chiara di DISABILITÀ
- Il futuro dell’inclusione e della partecipazione: partire da significati univoci di disabilità, per poi analizzare e ricavare leggi e dati da diffondere, che possano essere dati agli uomini della strada, agli insegnanti, agli operatori
- La disabilità fa parte dell’ordinarietà
- L’idea dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone della disabilità: il funzionamento della disabilità sta alla base del contesto in cui vive
- L’Osservatorio opera con 8 gruppi di lavoro per il monitoraggio (vedi slide)
- Il Veneto sta fornendo degli orientamenti riguardo all’amministratore del sostegno, figura nuova su cui si sta ragionando
- Bisogna vedere se i contesti imparano delle cose, non solo le persone
- Noi dobbiamo lavorare sui contesti, questo è il compito dell’Osservatorio e della Convenzione
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Interventi del 15 novembre 2015
Personificando Vygotskij e Piaget
PIAGET
- Assimilazione e accomodamento
- Adolescenti e astrazione
- Teoria degli stati: importante solo come suggerimento
- 6 anni: fase dello stato egocentrico
VYGOTSKIJ
- Zona di sviluppo prossimale: l’apprendimento del bambino si sviluppa grazie all’aiuto di altre persone con un livello di competenza maggiore
- Spinoza riferimento importante di Vygotskij
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Intervento flash di Vito Piazza (ispettore ministeriale)
- “A scuola fin dai 6 anni e mai più restituito alla vita civile” – libro di Vito Piazza ‘Maleducato’
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Intervento di Daniele Novara
‘LITIGARE CON METODO’
- I litigi infantili: la tendenza correttiva resta un tabù pedagogico
- L’adulto cerca di trovare il colpevole e il comportamento infantile sbagliato da correggere
- Uscire dall’idea che litigare è sbagliato
- La sindrome del tribunale
- Il litigio è la variabile del gioco, basta un minuto perché due bambini risolvano il litigio
- Litigare fa bene (Il metodo maieutico)
IL METODO MAIEUTICO
- Non cercare il colpevole
- Non imporre la soluzione
- Favorire la versione reciproca del litigio
- Favorire l’accordo creato tra loro stessi
(Seguono slide nel dettaglio)
- Tra i vari Strumenti … il GOMITOLO (la matassa da sbrogliare, parla chi ha in mano il gomitolo)
- Sito per materiali: http://www.cppp.it
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Intervento di Giorgio Vallortigara (Direttore CIMeC, Università di Trento)
‘CERVELLI CHE CONTANO: CONOSCERE E MIGLIORARE IL “SENSO DEL NUMERO”
- Il cervello quando vede i numeri ritorna alla condizione dei puntini
- Senso del numero: conduce alla caratteristica sensoriale
- Dentro al nostro cervello ci sono dei neuroni che rispondono alla pura numerosità in maniera scalare (il neurone risponde sempre meno preciso allontanandosi dai numeri piccoli … 4 … 3 ..2 )
- Anche gli animali riescono a cogliere piccole quantità
- Che tipo di relazione c’è tra la rappresentazione presimbolica e i simboli arbitrari?
- C’è una relazione tra senso del numero e stima di quantità, tra senso del numero e capacità formali aritmetiche
- Si consiglia di ‘addestrare’ gli alunni a fare stime di quantità, anche attraverso dei giochi (è stato dimostrato un buon grado di miglioramento)