I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Comprendere e Intervenire
COMPRENDERE LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
Interessante documentario DSA
Nel filmato Richard D. Lavoie, direttore della Eagle Hill School Outreach, dimostra a genitori e docenti come ci si sente essere un bambino affetto da disturbo specifico dell’apprendimento, e cosa si prova durante le lezioni e le verifiche in classe.
In pratica un gruppo composto da genitori, educatori, psicologi e assistenti sociali e ragazzi si trova a sperimentare l’ansia, la tensione e la frustrazioneche vivono i ragazzi con DSA.
Attraverso una serie di esempi e di comportamenti questo video, mostra cosa vuol dire essere affetti da DSA, e come in determinate circostante docenti, assistenti sociali e genitori siano incapaci di gestire correttamente le problematiche che scaturiscono da questo particolare tipo di disturbo.
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La Legge dell’8 ottobre 2010, n.170, RICONOSCE i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e ASSEGNA alla scuola il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più idonee, affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.
Cosa sono i Disturbi Specifici di Apprendimento?
I DSA sono disturbi, dipendenti da disfunzioni neurobiologiche congenite, che pertanto non possono essere risolti ma solamente ridotti (compensazione del disturbo). Riguardano SOLO SPECIFICHE AREE di apprendimento (LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO) senza compromettere l’intelligenza generale. Questi disturbi tendono ad essere PRESENTI CONTEMPORANEAMENTE nello studente e a PERSISTERE NEL TEMPO.
Fra i DSA distinguiamo: la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia.
ACCEDI AGLI APPROFONDIMENTI
La dislessia: disturbo settoriale della abilità di lettura;
La disgrafia: difficoltà a produrre una grafia decifrabile;
La disortografia: difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto;
La discalculia: deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo.
Osservazione e valutazione DSA: segnalazione,osservazione, valutazione.
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I SEGNALI DI DIFFICOLTÀ O DI DISTURBO DI APPRENDIMENTO
– Un più lento sviluppo del linguaggio fin da piccolo.
– Lettura lenta, quasi sillabata ben oltre la metà della prima classe primaria, caratterizzata da molti errori quali ad esempio inversioni di lettere (p-b, f-v, b-d, m-n ecc.), difficoltà a seguire il rigo, tendenza a leggere la stessa parola in modo diverso nello stesso testo.
–Scrittura lenta, spesso incomprensibile (anche per il bambino) caratterizzata da numerosi errori ortografici e/o inversione di lettere.
– Nel calcolo si osserva una difficoltà notevole nel fare semplici calcoli (5+5, 40+40) e/o difficoltàa memorizzare calcoli automatici quali tabelline (5*5).
– Lentezza eccessiva nello svolgere i compiti a casa caratterizzata da scarsa concentrazione e attenzione che non è spiegabile dalla difficoltà del compito
– Scarsa motivazione
– Metodo di studio non efficace
Tra le altre difficoltà che si possono evidenziare vi sono la confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra, ieri/domani, mesi/giorni) e difficoltà nell’esposizione orali di contenuti complessi.
In alcuni casi sono presenti delle difficoltà nelle abilità motorie fini (come ad esempio allacciarsi le scarpe).
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L’ETA’ GIUSTA PER UNA DIAGNOSI DI DSA
E’ possibile porre diagnosi di dislessia alla fine del secondo anno della scuola primaria, mentre per quanto riguarda la discalculia il limite è posto alla fine della classe terza della scuola primaria.
La motivazione è data dal fatto che prima di tale età le difficoltà espresse dal bambino sono spiegabili dal fatto che i processi sono ancora in fase di acquisizione e dunque non riconducibili a un disturbo specifico di apprendimento.
Tuttavia è possibile osservare precocemente eventuali difficoltà legate ai prerequisiti della letto-scrittura già intorno ai 5 anni, che possono essere un fattore di rischio per l’insorgenza del disturbo.
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FIGURE PROFESSIONALI A CUI RIVOGERSI
E’ fondamentale rivolgersi a dei professionisti con una specifica formazione nel campo dei disturbi specifici dell’apprendimento.
Compito dello specialista è:
– Effettuare una precisa raccolta anamnestica circa le principali tappe dello sviluppo del bambino e la sua storia di vita.
-Valutare tramite l’utilizzo di strumenti lo stato degli apprendimenti e interpretare i risultati ottenuti.
– Redare una relazione con la diagnosi funzionale del disturbo e del funzionamento dei processi cognitivi coinvolti.
– Definire un progetto riabilitativo di intervento con le indicazioni per la famiglia e la scuola in un ottica di cooperazione e condivisione.
Cosa deve fare l’insegnante a scuola?
Incoraggiare sempre il bambino:
- concedergli attenzione e infondergli fiducia in se stesso e nelle sue capacità;
- concedergli più tempo per le attività scolastiche;
- non fissare degli obiettivi fuori dalla sua portata;
- mettere in risalto le cose che riesce a fare bene e le altre capacità che possiede.
Cosa non deve fare l’insegnante?
- non assegnare al bambino un carico di lavoro troppo oneroso dimenticando che il bambino dislessico impiega un tempo maggiore per svolgere i compiti;
- non metterlo in imbarazzo davanti alla classe definendolo lento, pigro o svogliato;
- non confrontare i suoi risultati con quelli dei compagni.
Cosa devono fare i genitori?
- informarsi e richiedere una valutazione diagnostica appropriata;
- aiutare e seguire il bambino a casa;
- eventualmente cercare un aiuto per le attività scolastiche;
- usare sussidi e supporti didattici come cassette video, audio e cd rom.
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DSA E ESAMI: A COSA HA DIRITTO UN RAGAZZO CON CERTIFICAZIONE DI DSA?
Prove Invalsi: La normativa prevede per l’anno 2011-2012 l’utilizzo se ritenuto opportuno, delle prove in formato elettronico o in formato audio.Tali prove devono essere richieste dalla scuola all’atto dell’iscrizione al SNV 2011‐12. Può essere previsto inoltre un tempo aggiuntivo (fino a un massimo di 30 minuti per ogni prova) e la possibilità che gli allievi con DSA svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova.
link /uploads/1/3/2/7/13270568/nota_alunni_con_part_bis_edu_2012_invalsi.pdf
ESAMI DI STATO PER CONCLUSIONE CICLI SCOLASTICI
Con ordinanza ministeriale n. 41 dell’11 maggio 2012, il Miur ha emanato le istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali per l’anno scolastico 2011/2012 con particolare riferimento agli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento.
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Visualizza il VADEMECUM DSA
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Visualizza la GUIDA RAGIONATA DI PROGRAMMI GRATUITI PER I DSA – A cura di Palmina Trovato
Scarica la GUIDA IN PDF
Guida ragionata di programmi gratuiti per alunni con DSA
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ERICKSON
mette a disposizione delle scuole e delle famiglie la sua esperienza e competenza sui disturbi specifici dell’apprendimento: dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia.
- Bibliografia e sitografia speciale DSA (MOLTO UTILE)
- Ebook e guide speciali (pubblicazioni gratuite)
- DSA – ANNALI della PUBBLICA ISTRUZIONE
- Piano Personalizzato (PDP) – Moduli e Linee Guida
- Linee guida DSA
- Raccomandazioni cliniche DSA 2011
- Strumenti compensativi e dispensativi
- Corsi formazione DSA (materiali interessanti)
- Video – Elaborazione Piano Didattico Personalizzato
CD free per i DSA